Il decreto-legge n. 124/2023 ha istituito, a partire dal 1° gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – “ZES unica” che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e che sostituisce le attuali Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative.
La costituzione della ZES unica darà la possibilità di far risaltare nel panorama internazionale la competitività dell’intero Mezzogiorno con il suo già imponente sistema produttivo, che rappresenta un potenziale da valorizzare nelle sue svariate articolazioni settoriali e territoriali, con il riconoscimento di identiche chance di sviluppo a tutti i territori del meridione d’Italia e a tutte le imprese che sono già insediate nel Sud, o che nel Sud abbiano la volontà di insediarsi. Per favorire la conoscibilità della ZES unica e dei benefici fiscali riconosciuti alle imprese è stato inoltre istituito il portale web della ZES unica nonché lo Sportello Unico Digitale ZES – S.U.D nel quale verranno fatti confluire gli sportelli unici digitali già operativi, presso ciascun Commissario straordinario ZES, e che svolge le funzioni dello sportello unico per le attività produttive (SUAP).
Misure di agevolazione fiscale.
Al momento occorre fare riferimento al decreto-legge n. 91/2017 e s.m.i. (artt. 5, co. 2) (la cui disciplina dovrebbe essere mutuata nelle nuove disposizioni attuative della nuova ZES unica) che prevedeva una misura di agevolazione fiscale per gli investimenti effettuati nelle ZES (cd. credito d’imposta ZES). In particolare, sembrerebbe prevista l’applicazione del credito d’imposta relativo all’acquisto di beni strumentali all’esercizio di impresa (credito d’imposta beni strumentali Mezzogiorno) commisurato alla quota complessiva del costo dei beni acquistati, con una maggiorazione dell’importo massimo di investimento agevolabile, pari a 100 milioni di euro per singolo progetto di investimento. Il decreto-legge n. 77/2021 e s.m.i. (art. 57) aveva rafforzato la misura estendendo l’agevolazione all’acquisto di immobili (strumentali agli investimenti) ed incrementando, da 50 a 100 milioni di euro, l’importo massimo si investimento agevolabile.
Le imprese che intenderanno avvalersi del credito d’imposta dovranno presentare apposita comunicazione all’Agenzia delle entrate. Le modalità, i termini di presentazione e il contenuto della comunicazione saranno stabiliti con provvedimento del direttore dell’Agenzia medesima.